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martedì 9 aprile 2013

Supermercati Americani

Buongiorno a tutti,

oggi volevo parlarvi dei supermercati americani, o per lo meno quelli nella zona di Chicago, ma dato che quelli di parlerò fanno parte di grosse catene, penso siano uguali in tutti gli Stati Uniti.

Io mi diverto molto quando vado in questi supermercati perchè trovo prodotti decisamente strani per i nostri standard, prodotti che qui non si trovano e passo il tempo a controllare le etichette per scovare qualcosa gluten free che non ho ancora provato, mi diverto un po' meno quando sono alla cassa e vedo il conto che devo pagare, infatti qui tutto è molto più caro che da noi.

Sono belli da vedere, i prodotti, soprattutto frutta e verdura sono disposti molto bene, con colori in armonia.

Whole Foods

E' il supermercato che frequento maggiormente anche perchè è il più vicino a casa, qui acquisto frutta e verdura, dalla più conosciuta alla più strana, niente carne e pesce perchè non escludono il contatto con altri prodotti che vengono elaborati in negozio e che contengono glutine.

Ottima scelta di alimenti biologici ma decisamente cari.

Formaggi di parecchi tipi ma nessuno certificato gluten free, comunque la maggior parte ha dei colori molto particolari per niente invitanti.

Detersivi e detergenti molto pochi e poi tutti rigorosamente biologici per cui con un prezzo esagerato.

Hanno una grande scelta di piatti pronti di tutti i tipi, dalle iinsalate miste alle zuppe, dai polli allo spiedo (che costano meno di un pollo crudo!) ai piatti elaborati con carne e pesce, i profumi sono invitanti e se non si hanno problemi di glutine sono l'ideale per un pranzo o cena da consumare anche sul luogo in quanto il supermercato dispone anche di una zona con tavolini.

Buona scelta di vini e birre, ma niente birra gluten free.

Integratori e vitamine occupano gran parte degli scaffali, come in tutti i supermercati americani, i prezzi non sono proprio bassi.

C'è anche una consistente quantità di questi prodotti che sono certificati gluten free e se sono in offerta si possono fare buoni affari.

Il supermercato ha anche una rete wi-fi gratuita per 2 ore.

Whole Foods - Reparto frutta e verdura


Jewel-Osco

Altra grossa catena di supermercati, anche qui grande attenzione per frutta e verdura ma con meno prodotti biologici.

Qui si trova la pasta senza glutine della Schaer, provenienti dalla loro fabbrica americana o dall'Europa ma rietichettati.

Non c'è questa grande varietà e la pasta non si trova ancora quella di ultima generazione, quindi "I Classici" non sono presenti

Certo, abituati a tutto quello che troviamo in Italia sembra piuttosto triste ma per gli americani che considerano la dieta senza glutine una normale dieta dimagrante e quindi non vanno troppo per il sottile con le contaminazioni, un povero celiaco locale è ben contento di trovarsi sullo scaffale questi prodotti della Schaer.

Anche qui carne e pesce ma assieme ad alimenti molto elaborati per cui non sicuri.

Abbondanza di formaggi e qualche fettina di prosciutto che non fa venire voglia di farsi un panino, visto il colore ed immaginando la consistenza.

Ampio reparto detersivi, detergenti e cura della persona.

C'è pure un piccolo angolo di casalinghi dove trovare tegami, mestoli ed attrezzi vari di cucina.
Buona scelta di vini, superalcolici e birre, qui si trova anche una birra gluten free ma non l'ho ancora assaggiata.
Jewel-Osco, reparto frutta e verdura

Ed ora ecco una serie di prodotti che si trovano nei supermercati americani che ho trovato particolarmente curiosi.
Formaggio di kefir
Eccolo, l'ho trovato il formaggio di kefir, vi ricordate che ne avevo parlato nel mio post del 3 Aprile.

Sul sito della Lifeway è specificato gluten free ma non c'è il marchio e non è compreso nel prontuario dell'associazione americana, abbiamo mandato una mail al servizio clienti per chiedere la conferma, stiamo aspettando la risposta.

Quinoa, riso rosso e patine di broccoli
Riso rosso e quinoa sono certificati, ho provato al momento solo la quinoa in un gustoso piatto saltata con carciofi, salsiccia e cipolla (prossimamente pubblicherò la ricetta).
Le patatiine di broccoli non sono gluten free per cui le ho portate a casa a mamma e marito da provare.
Vi posso riferire che non sanno di broccolo, non si capisce che sapore abbiano, per mia madre sono orribili, per mio marito non sanno di molto.
Miscela gluten free per pancake
Provata una mattina, basta aggiungere latte e olio e friggere in padella tipo le crepes.
Non avendo il latte ho aggiunto il kefir ma l'unico che era rimasto dalla sera prima visto che viene finito alla velocità della luce, era solo quello alla fragola, per cui sono venuti buoni ma il sapore forte della fragola copriva tutto il resto.
Olio nei supermercati degli Stati Uniti
Un discorso a parte merita l'olio perchè qui lo fanno con veramente tutto quello che gli capita a portata di mano, anche olive ma per la maggior parte semi e comunque anche l'olio exttravergine locale non sa di olio, molto meglio acquistare, se si trova, olio italiano.

A proposito di olio italiano, una volta all'Whole Foods si trovava l'oliio Carli, regolarmente importato dall'Italia, adesso l'Olio Carli ha un suo distributore negli Stati Uniti che vende on-line senza passare dai supermercati.

Tra gli oli vegetali si trova, oltre a quello di girasole (sunflower) anche l'olio di safflower (cartamo o zafferanone), ho dovuto andare a vedere che cosa fosse perchè non ne avevo mai sentito parlare.
In effetti i semi vengono utilizzati per produrre olio ma è poco utilizzato in Italia, è un olio ricco di Omega 6 e vitamina K che viene utilizato per produrre margarine speciali vitaminizzate.

Altro olio è quello di canola  (contrazione di CANadian Oil Low Acid - canadese), è estratto da una particolare varietà di colza con bassa quantità di acido erucico, sostanza tossica il cui uso è limitato dalle leggi europee.

Noi la colza la usiamo per gli idrocarburi, ma secondo gli americani l'olio di canola ha effetti positivi sulla salute, riduce per esempio le malattie cardiovascolari, io non ci tengo a provare.
Olio di vinaccioli, estratto dai semi dell'uva, non mi sembra sia molto popolare da noi.
Viene usato per cotture ad alte temperature per l'elevato punto di fumo ma pure da questo ci fanno biodisel.

E questi sono solo una parte di quelli che ho visto, c'è veramente di tutto.

E per finire, si trovano anche prodotti italiani originari (come per esempio l'olio Monini che abbiamo acquistato al Fresh Farms) ma  anche molti tarocchi che richiamano i colori ed i nomi dell'Italia ma di italiano hanno ben poco.

Questa ricotta non so se si può considerare tarocca o no, sta di fatto che di primo acchito l'ho scambiata per italiana, sia dal nome che dalla bandiera sulla confezione (assieme alla bandiera americana), però un dubbio mi è venuto e sono andata a controllare sul loro sito.
Il nonno del fondatore di questa società faceva formaggio in Italia, lui nel 1979 è andato in America per fondare la sua società e produrre formaggi italiani, così dice, io penso invece usando i metodi imparati dal nonno.
Adesso ha una florida azienda che produce asiago, ricotta, mozzarella, burrata ma anche parmigiano e grana americano, il tutto usando latte proveniente dal Wisconsin.
Boh! 

Questo invece sembra autentico ma non ho capito di che marca sia, e poi il panettone col Colosseo che c'entra?

Eccoci arrivati alla fine del post di oggi, spero vi sia piaciuto ed abbia suscitato il vostro interesse, in uno dei prossimi voglio parlarvi delle stranezze vegetali.

Arrivederci a presto


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