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venerdì 31 maggio 2013

Staffetta extra 31 Maggio - Riflessioni sul blogging


La Staffetta è una iniziativa dedicata ai bloggers che partecipano scrivendo un articolo su un argomento che viene scelto attraverso un meccanismo di votazioni ed il giorno 15 del mese alle ore 9.00 in contemporanea tutti i bloggers partecipanti pubblicano il loro post.

Questa Staffetta, pur seguendo le linee guida di quella mensile, è una staffetta straordinaria organizzata congiuntamente da Di Blog in Blog e da Professione Blogger
 
 
 
 

Quindi bentornati all’appuntamento con la staffetta extra, l’argomento di oggi è il blog o meglio, è un invito ad esternare i propri pensieri sul blog, a ruota libera.

Voglio provarci anch’io anche se ho cominciato da pochissimo tempo ad avere un blog.

Innanzitutto perché ho iniziato un blog, perché pensavo di avere qualcosa da dire che poteva essere utile anche ad altri, perché è un banco di prova, perché mi volevo mettere in gioco, perché avevo, ed ho tuttora, tanta voglia di imparare.
 
Quando scrivo cerco di trovare argomenti che penso possano destare interesse e curiosità nel lettore, cerco di dare informazioni utili mettendo la mia esperienza in rete, cerco di scrivere quello che avrei voluto trovare io se avessi cercato una determinata cosa.

Informazioni chiare, sintetiche (magari non sempre), argomenti interessanti, bella presentazione ma soprattutto informazioni complete.

Mi rendo conto di non sapere molte cose, ho cominciato da poco partendo da zero, pur lavorando nel campo informatico non ho esperienza di web, ma a piccoli passi ho imparato tante cose.

Ed una cosa tira l’altra, come le ciliegie, così cominci da Linky Party, passi per Pinterest ed arrivi a Flickr (Alex, grazie per i corsi!) e poi domani non so dove andrò.

Sono tutte cose nuove ed ogni giorno ci sarà una nuova scoperta, se dovessi dare una definizione del mondo del blog potrei dire che è una “scatola cinese al contrario”.
Nelle scatole cinesi apri la più grande per trovare alla fine la più piccola, nel blog invece parti dal piccolo e man mano allarghi le conoscenze, ogni giorno trovi una scatola più grande ed il bello è che le scatole sono infinite, ogni giorno puoi trovare qualcosa di nuovo che entra nel tuo bagaglio culturale.
 
Ma il blog non è solo nozioni, è soprattutto relazioni.
 
Relazioni che devi curare e coltivare, dare per avere.
 
Un mondo virtuale dove poter entrare in contatto con tante persone anche non geograficamente vicine, condividere interessi, scambiare consigli.
 
Il mio Blog è il mio mondo virtuale nel quale la realtà è rallentata.
 
Spiego meglio questo mio concetto personale, nel mondo reale per dire una cosa devo parlare ad una persona che si trova davanti a me che non può aspettare giorni e giorni che io apra bocca per cui devo dire velocemente quello che voglio senza avere tempo di pensare a fondo, approfondire, trovare la giusta frase ecc. con il rischio di essere fraintesa, di tralasciare informazioni importanti, di non essere preparata.
 
Nel mondo virtuale questo non capita, ho più tempo, tanto per cominciare a scrivere ci si impiega più che a parlare e mentre le dita corrono sulla tastiera ho modo di ripensare a quello che sto scrivendo.
Se mi accorgo che mi è sfuggita una cosa posso tornare indietro e riscriverla, posso correggere quello che ho scritto, posso fermarmi per documentarmi ulteriormente, esiste la meravigliosa funzione di “Bozza” per cui se sono stanca o se non ho tempo sospendo momentaneamente il lavoro.
 
Non mi capita di sentirmi bloccata dalla persona che ho davanti perché paradossalmente non ho davanti una persona ma milioni di persone (magari!).
 
Insomma ho più tempo per poter fare meglio e questa è un’opportunità grande, importante, che cerco di sfruttare al meglio.
Se non ho niente da dire non dico niente, non pubblico qualcosa solo per dovere, per fare numero, aspetto di avere sottomano qualcosa di interessante, di utile o di divertente che possa dare qualcosa a chi viene a leggermi, basta anche solo riuscire a strappare un sorriso.
 
Il Blog è un  mondo importante in cui io ho appena fatto capolino, sto cercando di costruire la mia casa, al momento ho solo messo qualche mattoncino ma spero di vederla crescere giorno dopo giorno bella e forte.
 
Questi sono i miei pensieri sul mondo Blog, se vi fa piacere andate anche a vedere come la pensano gli altri partecipanti alla Staffetta.
Eccoli qua
 
1. Alessia scrap & craft - http://www.4blog.info/school
7 Marta - Ufo's mom http://www.ufomom.com
9. Parola di Laura www.paroladilaura.it
16. Appuntamenti CreAttivi http://appuntamenticreattivi.blogspot.it
17: Il mondo di Cì http://ilmondodici.blogspot.it/
18. Una Mammetta Pasticciona http://unamammettapasticciona.blogspot.it/
20. Mamiblog.it - http://www.mamiblog.it
24. Manager di Me Stessa - http://managerdimestessa.com
25. Simonetta la solita - http://www.blogallergico.it

giovedì 30 maggio 2013

Work in progress - Pannello autunnale

Buongiorno,
vi ricordate il mio acquisto di stoffe americane?
Tra queste avevo anche questo bellissimo pannello con colori e soggetti autunnali
 
Stoffe americane, pannello autunnale
In questi giorni ho cominciato a lavorarci, ho assemblato il pannello con imbottitura e stoffa per il retro cucendo dritto su dritto con l'imbottitura all'esterno (per  le istruzioni vedere il mio post del pannello natalizio, le ho dovute guardare pure io, non mi ricordavo la sequenza stoffa-imbottitura) ma in questo caso non ho fatto le asole.
 
E poi ho cominciato a prepuntare tutto il contorno usando un filo color oro.
Mi avevano consigliato di non usare l'oro perchè è molto difficile da lavorare, è finissimo e si spezza ma a me piaceva troppo l'oro per cui l'ho usato ugualmente.
In effetti non è proprio l'ideale, lo uso a 4 fili e sono veramente sottili per cui si fa fatica ad infilare l'ago e quando il filo è quasi finito continua a sfilarsi dall'ago, ma il risultato è veramente bello.
 
Ero convinta di finire il lavoro dopo aver trapuntato il contorno ma quando ne ho parlato con le mie amiche di cucito creativo, scandalizzate mi hanno detto "No!, devi trapuntare tutto!" e per tutto intendevano tutti i petali, tutti i contorni della frutta, delle zucche, delle foglie, insomma tutto.
Al che mi sono spaventata pensando a quando lo avrei mai finito e visto che la costanza  non è tra le mie virtù maggiormente sviluppate, avrei rischiato di lasciarlo in un angolo incompleto.
Per cui siamo venuti ad un compromesso, prepuntare le zucche, le nervature interne delle foglie e qualche petalo.
 
Così mi sembrava una soluzione accettabile ed ho cominciato il lavoro ma man mano che cucivo mi rendevo conto che sarebbe stato veramente più bello se avessi trapuntato tutto, sarebbe molto più prezioso ed io avrei fatto un salto di qualità, per cui mi sono fatta coraggio e sono partita in quarta.
 
Sicuramente ne avrò per  molto ma dopo mi darà grande soddisfazione.
 
Voglio farvi vedere dove sono arrivata in 4 giorni di lavoro, ho prepuntato tutto il contorno ed il girasole in alto.
 
Ecco il pannello
 ed ecco il dettaglio
Dettaglio pannello autunnale
Cosa ve ne pare?
Avete qualche suggerimento da darmi per velocizzare il lavoro?
 
Aspetto i vostri consigli
 
Ciao, alla prossima
 
 

mercoledì 29 maggio 2013

Vi piace giocare col fango? A me sì!

Buongiorno,
oggi volevo parlarvi di una divertente esperienza che abbiamo fatto qualche anno fa in Croazia, sull'Isola di KrK.
 
Dopo aver abitato in un faro in Croazia, ci è venuto voglia di tornarci ma volevamo essere sicuri di non patire la fame questa volta per cui abbiamo scelto una località dove sapevamo esserci negozi per far rifornimento di provviste.
 
KrK era l'ideale, appartamento in casa di un ex collega ora in pensione, bei posti, isola abbastanza grande per cui non si rischia di annoiarsi e per  ogni eventualità ha una veloce via di fuga per il continente,  infatti è collegata alla terraferma da un ponte, il ponte di Veglia che è soggetto a pedaggio con un costo che va dalle 30 alle 120 Kune (dai 4 ai 16 € circa) a seconda del tipo di macchina.
 
Le attività da fare sono molte per cui non si rischia di annoiarsi, le spiagge, le escursioni alle isole vicine, una bella passeggiata fino ai laghi di Plitvice luogo unico e speciale, ma oggi volevo parlarvi di una esperienza particolare, di quanto è divertente rotolarsi nel fango, ma non in un fango qualsiasi, sembrerebbe che abbia anche proprietà curative, un aiuto per chi soffre di gotta e reumatismi.
Chissà se fa bene anche per la cellulite ....
 
A Klimno, nella parte orientale dell'isola, vicino alla spiaggia si trovano grosse buche fangose dove è possibile immergersi riemergendo completamente coperti di fango che poi va lasciato seccare al sole e risciacquato con un bel bagno in mare.

Certo, la spiaggia non è bellissima da vedersi, la sabbia più che sabbia sembra terra
 
Klimno-spiaggia
Klimno, la spiaggia
e l'acqua bassa ristagna formando tante pozzanghere

Klimno-spiaggia1

Sulla spiaggia ci sono grosse buche colme di un fango scuro e denso dove potersi immergere.

Klimno-fanghi2
Klimno, le buche di fango

Klimno-fanghi3

Il fango è talmente denso che quasi ci si può stare seduti sopra

Klimno-fanghi1

E dopo essersi rotolati dentro e ben spalmati, ci si mette al sole per asciugarsi.
Il problema è che bisogna stare in piedi, non è il caso di sdraiarsi sopra un telo da mare o una sdraio, comunque asciuga in fretta screpolandosi sulla pelle che comincia a tirare.
 
A questo punto non resta che un bel bagno in mare per togliersi tutto il fango.
 
In questo punto della costa l'acqua è talmente bassa che prima di raggiungere una certa profondità che permetta di bagnarsi completamente occorre camminare parecchio ed il fondale ricoperto da tante piantine di alghe fa solletico ai piedi.
 
Klimno-spiaggia3
Klimno, il mare
Certo, non è una spiaggia dove passare tutta la giornata ma se pensate di andare a Krk non dovete perdervela, è veramente divertente rotolarsi nel fango senza nessuno che ci sgridi.
 
E dopo essersi lavati ed asciugati potete sempre raggiungere altre spiagge più "tradizionali" che a Krk non mancano.
Come per esempio quella di Stara Baška che, anche se si trova dalla parte opposta dell'isola, si raggiunge in poco più di mezz'ora di macchina.
 
Krk-Stara-Baska
La spiaggia di Stara Baška
Questa spiaggia è, a mio parere, una delle più belle di Krk, vale la pena andarci anche se per raggiungerla bisogna scendere per dei sentieri un po' scoscesi.
Una volta arrivati le acque fresche e limpidissime daranno ristoro.
 
Krk-Stara-Baska2

Spero che questo articolo vi sia piaciuto e vi sia utile se state programmando una vacanza in Croazia.

Ciao, alla prossima.

martedì 28 maggio 2013

101 cose su di Me

Buongiorno a tutti,
oggi partecipo al Linky Party di Alex che con la sua bellissima iniziativa chiede a chi partecipa di raccontare  ogni settimana 10 cose di sè per 10 settimane.
 
101 Cose su di Me Linky Party
 
 
Lo scopo è conoscere meglio le altre blooger e farsi conoscere meglio, infatti anche se si tratta di amicizie virtuali è importante conoscere la persona che ti trovi davanti, anche se davanti hai un computer aperto su un post, in quel momento quel post è quella persona ed allora perchè non conoscere meglio quella persona?
 
Questo Linky Party è veramente una bella occasione per conoscere nuove persone, nuovi Blog, nuovi amici ma anche per fermarsi un attimo a pensare su noi stessi.
 
Ed ecco le prime 10 cose su di me.
 
  1. Adoro viaggiare, sarei sempre con la valigia in mano e di solito una valigia piuttosto pesante dato che all'andata la riempio di cibo gluten-free ed al ritorno è piena di ricordi
  2. Mi piace moltissimo cucinare soprattutto piatti salati, non sono molto portata per i dolci, però adesso non ho più lo stesso entusiasmo di prima, mio figlio è lontano e mio marito a dieta.
  3. Ho il terrore delle farfalle notturne, topi, serpenti ecc.  non mi fanno un baffo ma le farfalle notturne mi fanno venire la pelle d'oca.
  4. Faccio sempre tante cose contemporaneamente ma mi sto accorgendo col passare degli anni di essere sempre meno multitasking per cui non sempre tutte le ciambelle riescono col buco.
  5. Mi piacciono i film di azione, inseguimenti, sparatorie, l'eroe buono (e bello!) che alla fine vince sempre.
  6. Mi piace la musica rock, Bruce Springsteen, gli U2, odio la musica lirica e non mi piace molto neppure la classica tranne qualche pezzo.
  7. Detesto non finire di leggere un libro, per cui anche se noioso mi sforzo e lo leggo, solo con uno non ce l'ho fatta, "L'interpretazione della morte" di Jed Rubenfeld.
  8. Adoro le fotografie, ho migliaia di scatti che custodisco gelosamente nel mio hard disk portatile che ho sempre in borsetta, se mi dovessero rapinare preferirei che si prendessero il borsellino piuttosto che l'hard disk (ne ho comunque una copia nello storage a casa).
  9. Vorrei avere più costanza nel mettermi a studiare inglese, solo quando si avvicina la partenza per gli Stati Uniti mi metto di corsa a leggere qualcosa o ascoltare un film in lingua originale ma comunque anche se non capisco tutto alla fine sono sempre riuscita a tornare a casa, è questo l'importante o no?
  10. Detesto guidare, ne farei a meno molto volentieri ma non posso, per andare al lavoro purtroppo devo usare la macchina, con i mezzi ci metterei troppo tempo.

E' finita la prima puntata del Linky Party, vi aspetto settimana prossima con la seconda ma adesso perchè non fate un salto da Alex per leggere quello che hanno scritto le altre blogger?
 
Ciao, alla prossima

lunedì 27 maggio 2013

Tortillas integrali con fagiolini piccanti

Ed ecco la rubrica più attesa, la "ricetta della domenica", o meglio oggi voglio condividere con voi "l'esperimento della domenica", una ricetta per usare una farina integrale bio della Naturkorn che hanno regalato a mio marito i suoi colleghi.
 
La farina è una miscela di farina di riso, mais, miglio, grano saraceno e semi di carruba.
 
Farina-integrale-gluten-free
Farina integrale bio gluten-free Naturkorn
Dato che stavo facendo un bel ragù di carne e mi è avanzata un po' di trita, in frigo c'erano dei fagiolini che stavano dormendo da un po' di giorni, ho pensato di fare delle simil tortillas ripiene di carne accompagnate da fagiolini piccanti in umido.
 
Ecco la ricetta
 
Per 3 tortillas
Ingredienti :
 
Circa 150 g di farina
20 g di parmigiano reggiano
Acqua
Sale
 
Procedimento :
Mischiare farina e parmigiano grattugiato, aggiungere acqua fino ad ottenere una pastella morbida, completare con poco sale.
 
Ungere con poco olio una padella antiaderente, scaldarla e versare qualche cucchiaio di pastella distribuendola uniformemente per  ottenere delle sottili cialde rotonde.
 
Tortillas-integrali-fagiolini-piccanti3

Far cuocere fino a quando non si stacca bene dalla padella e girare con una spatola.
Terminare la cottura anche dall'altro lato.
Tenere da parte.

Tortillas-integrali-fagiolini-piccanti2
Tortillas integrali gluten-free
Per il ripieno di carne
Ingredienti:
 
Misto per soffritto
Carne trita
Olio extravergine
Vino bianco
Sale
 
Procedimento:
E' praticamente un ragù in bianco, senza passata di pomodoro.
Far soffriggere in una padella il misto per soffritto, aggiungere la carne trita e far rosolare, sfumare con vino bianco, aggiungere il sale e terminare la cottura.
 
Per i fagiolini piccanti
Ingredienti :
 
1/2 kg di fagiolini
Aglio, 1 spicchio
Peperoncino piccante
Passata di pomodoro, poca solo per dare un po' di colore
Olio extravergine
Sale
 
Procedimento:
Far bollire i fagiolini, scolarli e farli saltare in una padella con l'olio, l'aglio ed il peperoncino.
Aggiungere la passata di pomodoro, regolare di sale e far cuocere per 5 minuti.
 
Tortillas
 
Adesso che abbiamo pronti tutti i componenti riempiamo le tortillas con la carne, e ripieghiamole a metà.
Servirli su un piatto da portata con i fagiolini piccanti.
 

Tortillas-integrali-fagiolini-piccanti1
Tortillas integrali gluten-free con fagiolini piccanti

Piatto veramente gustoso, le tortillas sono ottime, il parmigiano dà un gusto speciale, è  meglio mangiarle appena cotte perchè altrimenti perdono la croccantezza.

Spero vi sia piaciuta la ricetta, provatela.
 
 Ciao, alla prossima


domenica 26 maggio 2013

Fuori porta "La casa del cuore"

Ed ecco che è ancora sabato, arriva l'appuntamento con la lezione di cucito creativo, questo pomeriggio è in programma un fuori porta per dare il benvenuto ai nostri ospiti.

Fuori porta "La casa del cuore"
Una simpatica decorazione con tanti cuori ed anche la casetta è un cuore e sopra la porta sulla scritta di benvenuto si sta riposando un delizioso gufetto portafortuna.

Ecco il dettaglio

Il lavoro è semplice ed anche abbastanza veloce.

La casa è un cuore rovesciato, stoffa cucita dritto su dritto e poi rivoltato e riempito molto bene con ovatta (come anche per gli altri 4 cuori più piccoli).

Il tetto è un rettangolo di stoffa riempito di ovatta, va attaccato alla casa con colla a caldo partendo dalla punta.

La decorazione a fiore sul tetto si ottiene arricciando un po' di nastro, si sorfila con filo forte e poi basta tirare il filo, per completarlo si attacca un bottone ricoperto di stoffa al centro usando anche qui la colla a caldo.

La porta della casa invece va cucita con piccoli punti. mentre la maniglia è formata con un cerchio di stoffa arricciato e completato con un bottoncino al centro.

I cuori piccoli vanno completati con passamaneria ai bordi ed un bottone cucito al centro. 

A questo punto si attaccano gli altri dettagli, il nastro, la scritta di benvenuto ed il gufetto con colla a caldo.
Si completa la decorazione attaccando i 4 cuori piccoli sulla passamaneria che poi viene incollata sulla base della casa.

Mi piace molto questa decorazione, i colori naturali, il lino, è tutto molto elegante.

In versione più vivace, magari sui toni del rosa con stoffe a fiori può essere trasformata in un fiocco nascita.

Spero vi piaccia e possa essere fonte di ispirazione per i vostri lavori.

Ciao



venerdì 24 maggio 2013

Caspita, altri premi!

Ragazze, voglio ringraziarvi davvero per i premi che ho ricevuto.
Per mancanza di tempo scrivo un unico post ringraziando chi mi ha consegnato il premio, appena possibile lo girerò ad altri blog meritevoli.
Ecco il primo :
Un premio super dolce, il Super Sweer Bloggin Award che mi ha regalato Mamma Baby del Blog Mamma Baby si racconta
Ne approfitto per rispondere alle sue dolci domande :
Biscotti o torta ? Torta
Cioccolato o vaniglia? Cioccolato
Qual'è il tuo spuntino dolce preferito? Non amo molto i dolci .... posso non rispondere?
Quando hai maggior voglia di  mangiare i dolci? Alla mattina
Se tu avessi un soprannome "dolce" quale sarebbe? Non saprei proprio, sicuramente non Zuccherino!
Ecco il secondo :

Ringrazio Annamaria del Blog Wondernonna che mi ha passato il premio, e come da regola devo raccontare 7 cose di me.

  1. Mi piace leggere e viaggiare, leggere è viaggiare con la mente, viaggiare è leggere un'altra realtà.
  2. Mi piace svegliarmi presto alla mattina per avere un po' di tempo solo per me
  3. Sono distratta per natura, ho sempre la testa tra le nuvole
  4. Odio l'ipocrisia di certe persone
  5. Sono sempre di corsa anche se ci sto provando a rallentare
  6. Amo il caldo, il sole, il mare
  7. Odio guidare ma lo devo fare
Ecco i 15 blog a cui passo il premio

http://unviaggioincucina.wordpress.com/
http://www.creazionimonica-monica.blogspot.it/
http://zichinina.blogspot.it/
http://girlybike.blogspot.it/
http://sweetgiulydolcipasticcidifimo.blogspot.it/
http://candylostile.blogspot.it/
http://chiaradinatura.blogspot.it/
http://leoperedimammagabry.blogspot.it/
http://stoffaamoreefantasie.blogspot.it/
http://makeyourclothing.blogspot.it/
http://lauratralenuvole.blogspot.it/
http://www.lamaisondelise.blogspot.it/
http://schiaccianoci1.blogspot.it/
http://fioriematrimoni.blogspot.it/
http://mamysandra.blogspot.it/

Ciao a tutti

giovedì 23 maggio 2013

Mamma leonessa ed il suo cucciolo

Buongiorno,
oggi voglio mostrarvi il mio ultimo lavoro, un bellissimo piatto in ceramica dipinto, il soggetto è una leonessa col suo cucciolo nascosti tra la vegetazione della giungla.
 
Piatto ceramica, mamma leonessa e cucciolo
 
Il soggetto mi piaceva molto, la dolcezza della leonessa che abbraccia e protegge il suo cucciolo, gli occhi pieni di amore ed attenti della mamma e quelli fiduciosi del suo piccolo.
 
Il lavoro è stato molto lungo, infatti è un po' che non pubblico qualche lavoro in ceramica.
Il piatto ha avuto bisogno di 2 cotture, nella prima fase ho dipinto mamma e piccolo con lo sfondo sulle tonalità dei verdi, nella seconda ho ripreso le figure marcando i colori e ripassando gli occhi per dare trasparenza, poi ho coperto il fondo verde con il nero e marrone scuro che ho poi tolto in alcune zone per ricavare le foglie, infatti togliendo il colore scuro applicato sopra riemerge il verde del precedente sfondo.
 
Spero vi piaccia, adesso non mi resta che trovargli una degna collocazione.
 
Ciao, alla prossima.
 
 

mercoledì 22 maggio 2013

Barcellona, escursione a Tarragona

Buongiorno,
oggi volevo parlare di Tarragona, bellissima città, patrimonio dell'Unesco, poco distante e facilmente raggiungibile da Barcellona .
 
Comodi autobus collegano Barcellona a Tarragona, partono dalla Estacion de Autobuses Barcelona Nord, vicino all'Arc de Triomf e in 1 ora e 45 minuti si è in centro a Tarragona.
Il biglietto a/r costa circa 17 € e la frequenza degli autobus è di 1 ora e mezza.
 
Tarragona è una città romana, fu fondata infatti, come racconta Plinio, dagli Scipioni.
Una guarnigione di Gneo Cornelio Scipione, in viaggio verso i territori a Nord del fiume Ebro, si fermò presso un centro fortificato iberico dove lo raggiunse anche il fratello più famoso, Publio Cornelio.
Gli Scipioni trasformeranno questo centro nella più importante base militare romana in Spagna, la città di Tarraco, oggi Tarragona.
Ancora oggi Tarragona vanta molte vestigia  romane, le mura, il circo, l'anfiteatro.
 
Ma entriamo in questa bellissima città.
 
L'autobus ci lascia alla stazione dei bus di Terragona, nella parte nuova della città.
La parte storica è facilmente raggiungibile con una bella passeggiata lungo la Rambla.
 
Ed è qui che si incontra il curioso monumento ai Castells, le torri umane.
A Tarragona si svolge il concorso dei Castells, una manifestazione molto sentita dove ogni Ottobre degli anni pari vari gruppi si cimentano in questa competizione formando torri umane fino a 10 piani.
 
Tarragona, monumento ai Castells



Tarragona, fontana sulla Rambla
P.S. La Rambla non è tutta percorsa da un canale, è solo un effetto ottico
Alla fine della Rambla Nova siamo arrivati al centro storico, nella città vecchia e qui troviamo le mura romane alle quali si accede da un viale alberato pavimentato con antichi mosaici di epoca romana.
 
Tarragona, accesso alle mura romane
1.100 m di mura delle originarie 3.500 circondano ancora il centro storico, vennero rinforzate ed adattate in epoche successive.
Per accedere alla passeggiata tra le mura occorre pagare un biglietto di ingresso di circa 3 € ma ne vale la pena perchè il posto è bellissimo, giardini ben curati e statue ci accompagnano in questo giro.
 

Tarragona, passeggiata tra le mura, i giardini


Tarragona, le mura, statue
Usciti dalle mura ci si trova nel centro storico con i caratteristici vicoli e tanti negozietti.


Tarragona, centro storico, negozi caratteristici

Attraverso i vicoli si giunge alla Cattedrale in stile romanico con il portale gotico decorato con la statua della Madonna, gli Apostoli ed i Profeti ed il giudizio universale.

All'interno è possibile visitare la Cattedrale, il chiostro ed il museo e da quest'anno anche il campanile, l'ingresso costa 5 € mentre le visite guidate 15 €.
 

Tarragona, la Cattedrale
Tarragona, Cattedrale, particolari del portale gotico
Tarragona, la piazza della Cattedrale
Proseguendo il cammino verso la spiaggia all'estremità della città vecchia che guarda verso il mare troviamo i resti del circo romano dove si svolgevano le gare delle bighe.
Successivamente, in epoca medioevale, venne conglobato nelle mura che servivano da fortificazione per la città.
Tarragona, il circo romano
Tarragona, il circo romano conglobato nelle mura di fortificazione
Finalmente si vede il mare, dal belvedere dove ci troviamo si ha una bellissima visuale della spiaggia sottostante.
Purtroppo sia il belvedere che tutto il percorso per arrivare alla spiaggia sono molto assolati, senza zone di ombra, per cui un consiglio, non fate come noi, non portatevi il pranzo da casa.
 
Tarragona, la spiaggia
Per scendere alla spiaggia c'è una bella passeggiata, anche questa tutta sotto il sole, che costeggia l'anfiteatro romano dedicato ai combattimenti tra gladiatori o tra animali.
 
Tarragona, l'anfiteatro
 La spiaggia è molto bella, sabbia fine, acqua pulita e fresca, il luogo giusto dove  passare un po' di tempo in attesa del rientro.
 
Ma dopo tanto sole e visto che la stazione degli autobus è lontana, conviene avviarsi con un po' di anticipo ripassando per la città vecchia e magari fare sosta in qualche bar per una bibita fresca.
 
Tarragona, città vechia, un murales sul muro di una casa

Tarragona, città vecchia, un curioso piccolo bar
Ed ecco che anche la nostra gita di oggi è finita, si riprende l'autobus ed in circa 2 ore siamo di nuovo a Barcellona.
 
Quella di oggi è stata un'escursione piacevole, comoda, non costosa, un modo diverso per passare una giornata.
Se siete a Barcellona non perdetevela.
 
Ciao, alla prossima
 
 

martedì 21 maggio 2013

Chicago, The Art Institute - Parte 4 : L'arte moderna

Ed ecco la prima parte della sezione dell'Art Institute di Chicago dedicata all'arte moderna.
Devo dividere in due anche questo articolo in quanto mi sono accorta che i quadri sono parecchi e che c'è molto da parlare.
 
E qui devo dire che non sono molto ferrata, non è il mio genere, ci sono sì dei capolavori che mi piacciono molto ma, se devo essere sincera, la maggior parte delle opere non la capisco.
Questo articolo mi servirà anche come approfondimento, infatti per scrivere qualcosa sono obbligata ad informarmi.
 
Ecco allora il primo quadro, si tratta di Joan Mitchell con City Landscape del 1955
 
Joan Mitchell - City Landscape
Joan Mitchell, pittrice nata a Chicago è nota per le sue pennellate forti, colorate, si ispira al paesaggio, alla natura ma non vuole creare immagini riconoscibili, vuole trasmettere emozioni.
Amava definirsi "l'ultimo Impressionista Astratto"
In City Landscape, uno dei suoi primi lavori, trasmette l'energia urbana, il quadro è caratterizzato dal contrasto tra le pennellate centrali colorate e lo sfondo bianco.
Non conoscevo questa pittrice però mi piace, il suo quadro esprime davvero energia, non so cosa volesse trasmettere esattamente ma io interpreto le singole pennellate colorate come tanti elementi singoli che concorrono a formare un essere più complesso, la comunità che, forte di ogni singolo componente diventa maestosa e potente.
Tutti noi siamo parte di un meccanismo complesso e concorriamo a renderlo forte.
Non so se la pittrice volesse rappresentare questa visione ma a me piace pensarla così.
 
Passiamo a Jackson Pollock con Greyed Rainbow dipinto nel 1953, tre anni prima della sua morte.
 
Jackson Pollock, Greyed Rainbow
Pollock usa i colori in modo non convenzionale, spruzzi e gocciolamenti, il pennello spesso viene sostituito da bastoncini e spatole in una tecnica personalissima dipingendo spesso su tele posate sul pavimento in modo da potersi sentire più "dentro" il quadro potendoci camminare attorno.
In Greyed Rainbow, i colori sono stratificati dando un senso di tridimensionalità.
Molto forte il concetto, "Arcobaleno in Grigio", una contraddizione oppure no?
La parte superiore del dipinto è in bianco e nero mentre nella parte inferiore si intravvedono delle gocce colorate, ma poi ti avvicini e vedi che il bianco non è bianco, ha sfumature aranciate, e neppure il grigio è puro, tende al blu.
Niente è come sembra, bisogna guardare attentamente per capire l'essenza delle cose.
Una vita in bianco e nero non può esistere, il colore emerge sempre, la rivincita del colore in un'esistenza monocromatica, l'arcobaleno non potrà mai essere grigio.
 
Mi  ha particolarmente colpito questo quadro di Martin Wong, Sweet Oblivion
 
Martin Wong, Swee Oblivion
Trasferitosi dalla Chinatown di San Francisco dove era nato a Loisaida, il quartiere ispanico di Lower East Side a New York, nei suoi quadri dipinge la realtà che vede e la filtra con la sua fantasia.
Zone degradate, criminalità, spaccio di droga popolano i suoi quadri e la racconta non solo con le immagini ma anche con le parole scritte nel linguaggio dei segni dei sordi.
I colori forti e cupi sembrano gridare l'angoscia di questo mondo in una sorta di guerriglia urbana e per gridare ancora più forte, l'artista scrive e scrive in modo che anche i sordi possano sentire il suo urlo.
 
Caratteristica l'esposizione dei lavori di Kara Walker, Rise Up Ye Mighty Race! 
 
Kara Walker, Rise Up Ye Mighty Race!
In questa stanza i lavori di Kara Walker ci parlano di questioni razziali, di sesso rappresentando personaggi che incarnano l'immaginario collettivo del periodo della schiavitù nel Sud dell'anteguerra.
Le sue sagome non hanno volto ma riescono a colpire l'osservatore raccontando una storia di repressione e di riscatto.
Le sagome sono curatissime in ogni dettaglio, tutto è raccontato con particolari finissimi, come a voler significare che non sappiamo niente di queste persone eppure conosciamo i loro più intimi particolari.
Come capita nella vita, le persone sono sagome di cui non conosciamo e, a volte, non vorremmo mai conoscere la storia ma ci sono dei particolari che non possiamo non vedere e che non possono lasciarci indifferenti.
 
Bello questo quadro di Lee Bontecou, Untitled del 1960
 
Lee Bontecou, Untitled
Acciaio, tele, velluto, questi i materiali che la scultrice sapeva ben accostare per creare opere uniche.
In questo lavoro dai colori caldi e naturali, ogni elemento, ogni geometria sembra convergere verso la profonda apertura scura.
Nel mondo immaginario ogni cosa tende verso un unico punto e così deve essere nel mondo reale.
Non so cosa intendesse l'artista, se la visione fosse negativa o positiva, se tutto alla fine viene divorato o se il fine ultimo di ognuno deve essere lo stesso, io preferisco pensare che sia la seconda dove il centro a cui tutti tendiamo è il Bene Supremo.
 
Originale l'opera di Bruce Nauman, Human Nature/Life Death datata 1983
 
Bruce Nauman, Human Nature/Life Death
Artista americano, laureatosi prima in matematica e poi in arte, nei suoi lavori mette al primo posto la parola, la comunicazione, l'artista secondo lui è un comunicatore.
I suoi lavori sono poliedrici, dalla scultura alla pittura, dal video al neon come in questa opera.
Luci che si accendono e spengono come nella vita reale, amore e odio, piacere e dolore, vita e morte.
E' così che si può riassumere la vita, una sequenza di eventi accesi e spenti da una mano invisibile.
 
Gerhard Richter, famoso pittore tedesco  è qui rappresentato anche con i suoi dipinti del 1989 della serie Ice
Gerhard Richter, Ice 2, Ice 4 e Ice 1
Artista che ama usare diverse tecniche, affascinato dalle  nuove tecnologie, mischia la fotografia con la pittura.
Nei suoi quadri astratti sapienti e casuali strati di colore danno vita all'opera e solo quando il lavoro è finito l'artista saprà quello che ha dipinto.
In questa serie di quadri, che in realtà sono quattro, il soggetto è il ghiaccio, stesso soggetto ma quadri diversi anche se la tecnica di base è la stessa, la stratificazione del colore per rendere materico il dipinto.
I due a destra, Ice 4 e 1, hanno colori simili, tono su tono, delicati ma decisi, il ghiaccio ha formato una spessa coltre, ha coperto la terra ma l'acqua è ancora visibile e sotto la lastra fredda scorre viva e forte.
In Ice 2 invece macchie di colore bucano il quadro, sulla base ghiacciata ma più morbida e fluida dei due precedenti, la vita sta prendendo il sopravvento, la natura fa il suo corso e dal freddo Inverno si passa ad una timida Primavera.

Alex Katz ed il suo Vincent and Tony del 1969

Alex Katz, Vincent and Tony
"Mi piace realizzare immagini che siano tanto semplici da non poterle evitare e tanto complesse da non riuscire ad afferrarle", così riassume l'artista americano l'essenza della sua pittura.
Non riconoscendosi nell'espressionismo astratto anticipa in qualche modo la pop art.
Le ecco le sue figure stilizzate, con i contorni ridotti al minimo su sfondi appena abbozzati, immagini che ricordano i cartelloni pubblicitari.
In questo quadro Katz ritrae il figlio Vincent con il suo amico Tony, i visi sono stilizzati ed i tratti ridotti al minimo ma il risultato finale è comunque dettagliato, i colori contrastanti danno ad ogni ragazzo la propria identità ed il proprio spazio, l'orizzonte appena delineato non distoglie l'attenzione da questo istante fermato nel tempo.

Ed ecco un esponente della Pop Art, Ed Ruscha con City dipinto  nel 1968.

Ed Ruscha, City
Artista che alla richiesta di dare una definizione della parola Arte disse : "L'arte deve essere qualcosa che ti fa grattare la testa".
Influenzato dalla grafica commerciale, nei suoi quadri troviamo spesso parole.
Alla continua ricerca di nuove tecniche esperimenterà diversi materiali, dalla polvere di sparo al sangue, dalla verdura ai succhi di frutta.
Anche in questa "City", l'artista mescola immagini e parole per rendere più vivo il concetto, una parola scelta per la sua qualità fonetica oltre che per il concetto.
In questo quadro appartenente alla serie dei "wet word paintings", l'elemento primario è l'acqua da dove nascono tutte le cose, i colori ed il rilievo danno maggiore realismo alla parola che sembra appunto scritta con l'acqua.

Terminiamo questa prima parte con un capolavoro, il gigantesco quadro di Andy Warhol che occupa tutta una parete, Mao.

Andy Warhol, Mao
Su Andy Warhol si sono spesi fiumi di parole, se si pensa alla Pop Art si pensa a lui, alle sue Marilyn ed alle sue Coca Cola.
Produceva opere in serie usando un impianto serigrafico, la ripetizione era il suo segno distintivo, tante immagini uguali con colori diversi.
Questo enorme ritratto di Mao imita i manifesti di propaganda cinese e sebbene l'immagine sia di tipo fotografico è stata volutamente dipinta ed il viso truccato come fosse makeup quasi a dimostrare che Mao, acerrimo nemico dell'individualismo è invece unico nel suo stile.

Concludo qui questa prima parte, continuate a seguirmi perchè mancano ancora tanti bellissimi quadri.

Ciao