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domenica 19 maggio 2013

Sunbonnet Babies

Buongiorno,

vi presento Bill e Sue, i miei Sunbonnet Babies che ho fatto ieri pomeriggio al corso del sabato nel negozio di stoffe dove vado sempre.

Sunbonnet Babies
Queste figure di bambini sono molto versatili, possono essere impiegate in svariati lavori, inseriti in una coperta quilt, oppure in una tovaglietta, in un grembiule come quello ha fatto Grazia, la nostra insegnante o ancora usati per decorare scatole ricoperte di stoffa, album fotografici ecc.

Ieri abbiamo imparato la tecnica, adesso devo decidere dove metterli, io sono tentata da una scatola portalavoro che sarà il tema della lezione che si terrà fra 15 giorni.

Il lavoro, almeno la prima volta è stato abbastanza lungo, con le parti già cucite a macchina, solo da ritagliare e rifinire rigorosamente a mano, ci ho impiegato quasi 4 ore, sicuramente dopo aver preso la mano i tempi si riducono.

Anche se il lavoro è lungo è molto semplice, la tecnica è la stessa degli altri lavori, per esempio dei pupazzi, stoffa dritto contro dritto, si cuce lasciando una piccola apertura, si taglia e si rivolta il tessuto e poi si cuce tutto a mano.

La stoffa doppia dà rilievo al soggetto che deve poi essere applicato su un altro lavoro ed inoltre rende più facile l'applicazione in quanto non ci sono bordi sfilacciati da nascondere.

Per la bambina si comincia a cucire il grembiulino rosso sul vestitino a fiori con punti nascosti, si applica poi il pizzo attorno al grembiulino e si cuce anche la scarpina.
La manina viene inserita nell'apertura della macchina e fermata con punti nascosti.
Sul cappello si attacca la decorazione dorata ed il fiorellino e si inserisce poca ovatta nel taglio che è stato fatto sul retro e che è servito per girare al dritto il lavoro, in questo modo abbiamo dato un altro po' di spessore.
A questo punto prima di attaccare il braccio ed il cappello si passa al maschietto, questi particolari verranno cuciti dopo quando avendo terminato le due figure mettendole una di fronte all'altra decidiamo come ambientare la scena, come completare l'ambientazione, se per esempio decidiamo di dare in mano alla bambina un aquilone, il cappello lo cuciremo con la punta verso l'alto come se la bambina stesse guardando in su.

Passiamo al maschietto, dato che i pantaloni sono già stati cuciti in precedenza, prima di tagliarli con la camicia, si passa ad attaccare la scarpa, la mano si fissa alla manica e poi a punto erba si ricama la bretella dei pantaloni.
A questo punto posizionando i bimbi uno di fronte all'altro e decise le espressioni si può cucire le braccia ed il cappello ad entrambi.

Ecco, tutto qua, più difficile da scrivere che da farsi, ed abbiamo i nostri bimbi pronti per essere applicati su qualche altro lavoretto.

Ma da dove nascono i Sunbonnet Babies, arrivano da lontano, nel tempo e nello spazio, nascono da un'idea di Bertha Corbett nel 1902, quando l'artista americana, dopo gli studi artistici a Minneapolis e Chicago, discutendo con un membro del suo gruppo che sosteneva che c'era poca espressione nelle figure dove non era mostrato il viso, ebbe un'intuizione e dimostrò il contrario.
Nacquero così i Sunbonnet Babies ed il primo libro venne pubblicato  appunto nel 1902.

Successivamente questi personaggi vennero utilizzati per illustrare libri scolastici per bambini delle elementari, per insegnare loro a leggere. 

Da allora sono arrivati ai nostri giorni, con il loro fascino immutato, arricchiti di nuove idee e forgiati con nuove tecniche.

Ciao, alla prossima, vi aspetto.

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