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mercoledì 26 giugno 2013

101 cose su di me - Quinta puntata

Ecco l'appuntamento settimanale con il Linky Party di Alex dove continuiamo a raccontare cose che ci caratterizzano, lo scopo è quello di conoscere meglio le blogger che frequentiamo abitualmente e nel medesimo tempo farci conoscere meglio a nostra volta.

Allora cominciamo

41. Da piccola ero sonnambula ma veramente di brutto, mi alzavo, camminavo con lo sguardo vitreo (no, non con le mani protese come vorrebbe l'iconografia popolare), andavo a prendere i miei giochi, giocavo un po' e poi tornavo a  letto. 
Il problema cominciava quando andavo a giocare con le pentole ed i coperchi, adoravo fare musica sbattendo i coperchi tra loro e quando lo facevo alle 3 di notte e nessuno mi poteva dire niente per paura che mi svegliassi di colpo, cominciava a diventare un problema.
Poi piano piano mi è passato ed i miei sonni sono diventati più tranquilli, adesso parlo solo, ogni tanto, non sempre.
Anche mio figlio da piccolo era sonnambulo, dopo che a 2 anni aveva cominciato a dormire tutta la notte, speravo di non passarne altre insonni invece non sono riuscita lo stesso a riposare tranquilla perché dovevo alzarmi a controllare cosa stesse facendo.
Generalmente dormiva fuori dal letto, per terra o appoggiato da qualche parte ma l'ho anche trovato sdraiato con le gambe sollevate a 90°, non ho capito come facesse, non fanno male gli addominali dopo un po'?
Adesso comunque anche a lui è passato, aspetteremo di vedere i suoi bambini quando ne avrà.


42. Sono felicissima di aver rivisto per la seconda volta in un anno tutti i miei compagni del liceo, abbiamo passato 37 anni senza vederci e senza sapere niente l'uno dell'altro e di colpo siamo riusciti a rintracciarci tutti e ad organizzare un mega incontro.
Dopo il primo che è stato a fine marzo e che è stato particolarmente intenso e commovente, quello di sabato scorso, se possibile, è stato ancora più bello.
Ormai recuperata la confidenza passata eravamo liberi di essere noi stessi, eravamo ancora gli stessi giovani del liceo ma con una consapevolezza ed una maturità nuova che allora  non avevamo.
E se allora il Destino ci aveva messo assieme per caso in quella classe male assortita, tutte persone che non avevano niente in comune l'uno con l'altro, oggi con una maggiore responsabilità ci siamo riscelti, questa volta lo abbiamo deciso noi ed è stata magia.
Abbiamo dato una seconda opportunità, un'altra occasione ad un gruppo di persone che allora non avevamo saputo apprezzare quello che il Destino aveva dato ma oggi con l'esperienza e le lezioni che la Vita ci ha riservato, riusciamo a vivere a fondo questo prezioso dono : AMICIZIA.

5a C, il primo ritrovo

43. Che detesto fare i mestieri l'avevo già detto, ma adesso devo dire che non mi piace neppure stirare, odio tirare via le piegoline da una camicia e quelle di mio marito sono terribili, la maggior parte di quelle che ha sono veramente difficili.
E poi, come Picasso anche lui ha i suoi periodi a colori, prima c'era il periodo blu, tutte le camicie azzurre, tutte uguali una all'altra, adesso è il periodo bianco, tutte le camicie bianche e non so se è una mia impressione o no, le pieghe sul bianco risaltano molto più che su altri colori.
Ieri stirando una particolarmente antipatica mi è venuta una forte ed insana tentazione di bruciarla col ferro, solo che ormai l'avevo stirata quasi tutta per cui ho rimandato alla prossima volta.

44. Sto scoprendo di avere pazienza, di solito non ne ho, quando comincio un lavoro non vedo l'ora di averlo finito, il rischio se tira troppo per le lunghe è che lo abbandono e non  lo riprenderò più in mano, invece con un pannello che ho fatto con la stoffa americana e che rappresenta una bellissima composizione autunnale dai colori caldi e dorati con zucche e girasoli che devo trapuntare completamente, non ho ancora perso l'entusiasmo e la voglia di continuare.
All'inizio quando mi avevano detto che per fare un bel lavoro avrei dovuto trapuntarlo completamente, ripassare ogni riga, anche la più minuscola e fa niente se non lo finivo per quest'anno, sarebbe andato bene per l'autunno dell'anno dopo, mi è venuto un accidente, mi sono chiesta in che guaio mi ero cacciata ma poi mi hanno fatto capire che il bello è vedere il lavoro che cresce giorno dopo giorno, un pezzo di fiore, una pigna e così via ed intanto col il progredire del lavoro diminuisce lo stress.
E così è stato, anche se a volte riesco a fare poco per via del sonno che mi abbassa le palpebre, mi piace prendere in mano il lavoro, accarezzarlo, farlo crescere ancora un pochino.

Pannello trapuntato a mano

45. Mi piacciono moltissimo le ostriche, le mangerei tutti i giorni ma non le compro spesso perché, oltre al prezzo un tantino eccessivo, non sono facilissime da aprire e mi dà fastidio trovare i pezzettini rotti di conchiglia mentre mangio il mollusco.
Quando andavamo a Nizza era d'obbligo almeno una volta alla settimana andare a mangiare ostriche e frutti di mare al Café de Turin.
Lo so, ho gusti costosi, ostriche e champagne ma mi accontento anche un bel bianco frizzantino, in compenso non mi piace il caviale per cui diciamo che il mio unico vizio restano le ostriche.

Nizza, Cafè de Turin
46. Restando sempre in ambito culinario adoro le zuppe di verdure, in inverno ne faccio il pieno di tutti i tipi ma non mi piace mischiare le verdure, la zuppa la preferisco monotematica con qualche alimento neutro che fa da legante (tipo patata), quindi zuppa di broccoli, zuppa di cime di rapa, zuppa di cavolfiore ecc.
Non mi piace mischiare i colori e quindi via ad una bella zuppa bianca col cavolfiore magari con qualche spruzzatina verde di prezzemolo tritato, oppure un bel piatto verde di zuppa di broccoli con dadini bianchi di patate ecc.
Vellutata di sedano rapa
47. Continuiamo il gioco del "se fossi", se fossi una verdura sarei un carciofo (sì lo so, si presta a tante battute spiritose questa affermazione, ma cosa volete farci, mi piacciono davvero i carciofi).
Questa meravigliosa verdura, un cuore tenero e saporito custodito da foglie dure che lo proteggono come un'armatura, si presta a molteplici ricette anche se secondo me la morte sua è tagliato a spicchi, impanato e fritto.
Ha anche tante virtù, in medicina naturale viene utilizzato per trattare i disturbi della cistifellea e del fegato ma è utile anche in caso di iperglicemia e diabete.
Ha poche calorie, tante fibre, vitamine e sali minerali, una vera fonte di benessere.
E mi piace anche il suo fiore simile al cardo dalle bellissime sfumature azzurre e viola.
Secondo la leggenda sarebbe l'incarnazione della ninfa Cynara, amata da Zeus, fanciulla capricciosa fece ingelosire il Dio che la trasformò in un ortaggio, il carciofo appunto. I fiori ricordano gli occhi bellissimi della ninfa mentre le spine le pene d'amore patite dal dio.

48. Mi piacciono i fumetti di Dylan Dog, mio figlio ne ha una vera collezione e li leggo anch'io.
Mi piace questo eroe, bello e squattrinato sempre alle prese con orde di mostri e fidanzate bellissime che durano poco.
Il suo quinto senso e mezzo lo rende un eroe imperfetto ma più umano, non ha il sesto senso ma qualcosa che si avvicina, potrebbe essere uno di noi con una sensibilità un po' più sviluppata della media.
Indagatore dell'incubo, storie assurde ed improbabili che fanno sorridere se confrontate con la realtà quotidiana che i telegiornali ci mostrano tutti i giorni.

49. Mi piace andare al cinema anche se non ci vado spesso, vuoi per pigrizia vuoi perché c'è sempre un sacco di altre cose da fare.
Preferisco i film d'azione dove tutto corre veloce ed il buono di turno deve affrontare prove pericolose, dove ci sono tanti effetti speciali e questi si possono apprezzare meglio al cinema piuttosto che in un home theatre casalingo.
Non mi piace invece andare a teatro, forse perché ci sono andata troppe poche volte per apprezzarlo, in effetti pensandoci bene sarà meno spettacolare rispetto ad un action movie super tecnologico ma hai di fronte attori veri, in carne ed ossa che magari riesci poi anche ad incontrare.

50. Mi piace la pittura classica, quella moderna la capisco molto poco.
Adoro Leonardo da Vinci, i suoi quadri perfetti, le sue Madonne e le sue donne dai sorrisi soavi ed enigmatici, il mistero che aleggia attorno a questo genio ne fa il protagonista della pittura di tutti i tempi.
Mi piacciono anche gli altri artisti che mettono l'anima nel loro quadro dando al pubblico un effetto realistico e drammatico come Caravaggio ed i Fiamminghi, Raffaello ma anche Botticelli e Beato Angelico.
Sono affascinata anche dalle icone, queste Madonne tristi e severe, questi Cristi sofferenti dallo sguardo penetrante che ti scruta nell'anima, una pittura semplice, quasi naif incastonata in un tripudio di oro ed argento, l'eleganza e la ricchezza della semplicità.
Ho qualche problema in più a capire e quindi ad apprezzare la pittura moderna, astratta però mi è piaciuta molto la sezione che ho visitato al Chicago Art Institute perché per pubblicare il post ho dovuto informarmi su quei pittori e su quei quadri col risultato di capire che non c'è niente di banale dietro un disegno che può anche apparire semplice, c'è un disegno, una logica, un messaggio che il pittore ha voluto condividere con tutti noi.
Vasily Kandinsky, Painting with Green Center
Se anche oggi avete avuto la pazienza di seguirmi fino a qui spero che vi sia piaciuto e che vi abbia anche fatto sorridere.
Provate ad andare a vedere cosa hanno scritto le altre blogger in questa nuova puntata di 101 cose su me.

Ciao, alla prossima


14 commenti:

  1. Anche io faccio fatica a capire l'arte moderna, l'anno scorso sono andata al museo del '900 con la guida audio che spiegava tutto e mi è piaciuto molto...ma poi, senza guida, i dipinti non mi trasmettevano niente! (con qualche dovuta eccezione)
    Ve

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    1. Forse siamo abituati a guardare con gli occhi e non con la mente ma certe volte ragazzi ci vuole proprio una bella fantasia.
      Ciao

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  2. Caspita, mi ritrovo in molti dei tuoi punti... soprattutto, evviva, non sono l'unica che odia stirare le camicie dl suo compagno!!! Ogni volta mi sento come una ragazzina di 12 anni che non ha mai fatto una faccenda di casa in vita sua e ovviamente il risultato è pessimo.
    Anch'io se fossi una pianta sarei un carciofo, per via dei capelli però XD Non sapevo del mito di Cynara, ecco da dove viene il nome del liquore...

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  3. Io avrei paura a trovarmi di fronte un sonnambulo che gira per casa ahah non so perchè:) e neanche io capisco l'arte moderna e certe cose che si consididerano opere d'arte,tipo quella famosa tela bianca con uno squarcio in mezzo...non so se ce l'hai presente

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    1. Sì, in effetti uno che gira addormentato fa un po' impressione ma poi ti abitui.
      Sì, ho presente la tela ma non mi ricordo di chi è.
      Ciao

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  4. Anche io la 46. Adoro le creme di verdure con patate come base neutra! Prova quella con le carote viola oppure, in questo periodo quella con i gambi dell'aglio (non so come si chiamano, sono delle erbette lunghe) sono buonissime!

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    1. Interessante quella delle gambe dell'aglio, sono forse gli steli lunghi e verdi che sono attaccati sopra al bulbo dell'aglio fresco?
      Grazie
      Ciao

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  5. Ciao, anche io, come te sono stata sonnambula da bambina, una volta sono persino uscita di casa! Adoro le ostriche e mi piacciono le zuppe di verdura, abbiamo diverse cose in comune, mi pare!

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    1. Accidenti, addirittura in strada!
      E' vero, abbiamo parecchio in comune
      Ciao
      Norma

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  6. Quando ho assaggiato le ostriche per la prima volta sono rimasta delusissima, ma in compenso adoro il caviale. Adesso mi fai uscire un dubbio, i vegetariani possono mangiare le uova di pesce?

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    1. Non saprei se le potete mangiare o no, non sono mai stata vegetariana anche se adoro la verdura.
      Ciao
      Norma

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  7. Ma che bello il punto 42! Io invece ho sempre evitato come la peste tutte le rimpatriate dai tempi del liceo, per insicurezza e paura, immagino, e mi hanno colpito molto le tue parole. "... eravamo ancora gli stessi giovani del liceo ma con una consapevolezza ed una maturità nuova che allora non avevamo"... deve essere stata una bellissima esperienza!

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    1. E' stato bellissimo, oltre ogni aspettativa, forse siamo stati solo fortunati e magari con un altro gruppo non sarebbe stato la stessa cosa ma non importa, quello che importa è che ci siamo ritrovati e siamo contenti.
      Grazie
      Ciao
      Norma

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