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mercoledì 23 gennaio 2013

Work in progress : la mia vetrata in ceramica

Buongiorno a tutti,

vi ricordate come volevo trasformare una vetrata del Palau della Musica di Barcellona in un dipinto su ceramica per portarmi a casa un pezzo di questa costruzione che adoro?

Voglio farvi vedere come stanno andando avanti i lavori, gli esperimenti che ho fatto e quale è la strada giusta per ottenere un risultato migliore.

La vetrata che avevo deciso di copiare è una delle più semplici anche perchè non è che la pittura su ceramica sia nata proprio per questo scopo quindi dovevo trovare qualche escamotage per adattarla.

Questa è la vetrata


e questo è il primo esperimento ancora incompiuto.

Non so se proseguirò con questo metodo perchè non si è rivelato il migliore, per l'ansia di finire prima il  lavoro ho deciso di fare tutto in una sola passata senza fare una cottura intermedia e qui sono cominciati i problemi :

Il ricalco (ho infatti ricalcato il disegno che avevo fatto a computer per essere sicura di avere un disegno simmetrico) al passaggio della mano di fondo, il giallo chiaro, si è sparso sporcando il colore e perdendo di definizione così non vedevo più il disegno.

Rifatto il disegno dove mancava con l'apposita matita (deve bruciare in cottura senza lasciare segni, così come il ricalco), ho cominciato a lavorare su una parte completandola, per cui interno fiori, foglie, e via di pennino per i contorni dei fiori  e delle foglie e l'imitazione del piombo della vetrata.

Solo che usare il pennino non è proprio semplicissimo, occorre spennellare sul pennino il colore molto annacquato con la trementina e cercare di tenere un tratto leggero, ma se il colore è troppo liquido il segno diventa troppo grosso ed è molto difficile correggere perchè si toglie il colore ma viene via anche quello dello sfondo che bisogna rimettere ma si rischia di sporcare il colore già presente o di mettere una sfumatore di giallo diversa da quella già stesa e quindi il risultato finale non è fluido come dovrebbe essere ma risulta si potrebbe dire "a scatti".

Per  non parlare delle sfumature azzurre del nastro, già di suo l'azzurro non è un colore che "attacca" volentieri al piatto, per cui passare il pennello cercando anche di sfumare e di non debordare oltre il contorno per non intaccare il giallo dello sfondo credetemi, è stata una pena.

Parlando con Anna, la mia insegnante, siamo arrivate alla conclusione che sono obbligatori 2 passaggi con relative cotture, la prima con i motivi senza lo sfondo ma comunque completi del contorno e la seconda, dopo la prima cottura, con lo sfondo giallo che a questo punto si può stendere agevolmente in quanto il colore messo in precedenza è asciutto e non si mescola al fondo.

A questo punto si può poi tranquillamente inserire anche le congiunzioni che imitano il piombo della vetrata.

Preso un altro piatto (questo mi spiaceva cancellarlo, proverò a salvarlo in qualche modo), riadattato il disegno sono partita con la prima fase, i motivi.

Questo è il risultato fino ad adesso


Il lavoro è decisamente più pulito, se sbaglio posso cancellare senza problemi, senza intaccare quello già fatto in precedenza, e si riesce ad andare anche più veloce senza dover tornare a sistemare quello che era già stato fatto, per cui penso che anche se devo aspettare il tempo per la cottura intermedia, il tempo totale di lavorazione non è superiore a quello che avrei ottenuto se avessi optato per la tecnica "tutto subito".

Appena finito metterò le foto del lavoro completo.

Ciao a tutti

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